Imposte di bollo 2012/2013

RENDITA FINANZIARIA

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IMPOSTA DI BOLLO SUI CONTI CORRENTI BANCARI

Casella di testo: Il Decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 come convertito dalla Legge 214/2011 ha modificato il regime dell'imposta di bollo prevista per i conti correnti bancari. In particolare, a decorrere dal 1° gennaio 2012, gli estratti di conto corrente inviati dalle banche ai clienti sono assoggettati all'imposta di bollo annuale di 34,20 euro se il cliente è persona fisica e 100 euro se il cliente è un soggetto diverso da persona fisica.
Qualora il correntista sia una persona fisica l'imposta non è dovuta quando il valore medio di giacenza annuo risultante dagli estratti e dai libretti è complessivamente non superiore a 5.000 euro. L'estratto conto o il rendiconto si considerano in ogni caso inviati almeno una volta nel corso dell'anno anche quando non sussista un obbligo di invio o di redazione. La “cointestazione” del conto non altera l’imposta dovuta. Da businexvox

Sui conti correnti esiste dal 1972 un bollo annuale di 34,2 euro che viene ora eliminato nei casi di giacenza media sul conto corrente di una cifra inferiore a 5000 euro, ma rimane negli altri casi che riguardino persone fisiche (le famiglie). Nel caso in cui invece il conto corrente sia intestato a una persona non fisica, quindi per esempio a un’azienda, il bollo sale dai 73,80 euro di prima a 100 euro. Dai libretti di risparmio postali lo Stato in media non prevede gettiti aggiuntivi in quanto dal bilancio delle stesse Poste Italiane si desume che la consistenza media delle giacenze è di circa 4000 euro.

 

Importanti anche le variazioni sui dossier titoli dove la più grande novità si registra sull’utilizzo del valore di mercato dei titoli in portafoglio che sostituisce quello nominale ormai chiaramente privo di senso. Questo in pratica allevierà le imposte, per esempio, sui titoli di Stato che scontano prezzi in forte calo negli ultimi mesi. La percentuale da pagare sul valore di mercato dei titoli in portafoglio viene semplificata e ammonta allo 0,1% nel 2012 e allo 0,15% nel 2013

 

Il tetto massimo di 1.200 euro nell’imposta da bollo su prodotti d’investimento sarà mantenuto solo per il 2012 e in seguito salterà. Ridotte ancora le esenzioni che in pratica si limitano ai buoni postali fruttiferi con rimborso inferiore ai 5 mila euro, ai fondi pensione e ai fondi sanitari. Sembra che siano fuori anche i conti deposito oltre all’oro e all’argento fisico. Ricadono invece nel nuovo regime un po’ tutti gli altri titoli di investimento mobiliare e immobiliare, gli ETF, le valute, i contratti per differenza, quote di Sicav, derivati etc.

 

Cambiano le cose per i commercianti che godono di un tetto massimo fissato all’1,5% nelle commissioni pagate sugli strumenti di pagamento elettronico (carte di credito o pagobancomat per esempio).

Compare inoltre per la prima volta una tassazione delle attività finanziarie detenute all’estero da persone fisiche residenti in Italia. Nel biennio 2011-2012 questa imposta sarà pari allo 0,1% dell’attività finanziaria e dal 2013 in poi salirà allo 0,15% (l’1,5 per mille).